A capunata di milinciani

Ricordo che mia nonna, quando sapeva di avere ospiti a pranzo nna staciuni (in estate), soprattutto se si trattava di figli e nipoti, cominciava la mattina presto a friggere le melanzane, ca a caponata un putia mancari. Noi tutti ci sedevamo a tavola contemplando quella libidinosa meraviglia che, rigorosamente accompagnata da un bellu filuni ri pani, era capace di mettere a tacere intere tavolate.

Il segreto della sua bontà è il suo sughetto agrodolce ca cu u panuzzu abbagnatu è a fini ru munnu! R’arrascari u piattu! La caponata infatti si può gustare così com’è, meravigliosa, profumata, gustosa, ma se sei siciliano devi fare la scarpetta per una perfetta estasi! Esistono svariate versioni di caponata, io vi racconto quella che amo, quella della mia nonna Lidia.

Per preparare a capunata vi serviranno: 10 melanzane nere, una confezione di capperi sotto sale, 4 coste di sedano, 400 g di olive verdi, 1 lt di passata di pomodoro, aceto bianco, zucchero, sale olio di semi.

Preparazione: lavate le melanzane, privatele della punta e tagliatele a cubetti. Friggetele in una padella funnuta (tipo wok o saltapasta) in abbondante olio caldo finché non risultino ben dorate, scolatele, salatele e lasciatele raffreddare. Lavate le coste di sedano, tagliatele a tocchetti, sbollentatele per 10-15 minuti e scolatele.

Snocciolate le olive e tagliatele a pezzetti, lavate i capperi più volte per togliere il sale, preparate la salsa agrodolce, togliete l’olio in eccesso rimasto dalla frittura delle melanzane, lasciate 5-6 cucchiai, fate riscaldare e versate la passata di pomodoro (potete aromatizzare con qualche foglia di basilico), regolate di sale e lasciate cuocere a fiamma vivace finché non si sarà un po’ ristretta.

Aggiungete i capperi dissalati, versate un bicchiere di aceto e 4 cucchiai di zucchero, mescolate bene e lasciate evaporare un po’; appena avrà assunto un colore rosso scuro spegnete, ci vorranno circa 15 minuti. In una insalatiera capiente versate le melanzane, le coste di sedano e le olive, aggiungete sopra il sughetto agrodolce senza mescolare e lasciate raffreddare. Le melanzane assorbiranno così il condimento dolcemente. Appena freddo coprite con una pellicola e mettete tutto in frigorifero, perchè la caponata si gusta fredda. Poco prima di servire mescolate bene e il risultato sarà na meravigghia ri liccarisi i baffi!

Un suggerimento in più per la conservazione: l’estate è il momento migliore per assaporare la caponata, ma se non volete negarvi questo piacere anche in inverno potete conservarla. Procuratevi dei barattoli di vetro, lavateli, sterilizzateli e riempiteli lasciando due dita dal bordo; tappateli e metteteli a bollire in un bel pentolone, mettendo qualche strofinaccio tra i vasetti per evitare rotture. Fate bollire per venti minuti e lasciate raffreddare. Traficusu (macchinoso) ma ne vale la pena: a capunata è capunata dda vutazza ca a tasti un ta poi cchiù scuppari ri mmucca!

capunata di milinciane 600x300

Ricetta di Lidia Rappa
Foto: Lidia Rappa

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